Il podio femminile della Pedaleda 2010 ha accolto finalmente l’oro di Michela Benzoni, che ha tagliato il traguardo della marathon di 80 km in 4 ore, 50 minuti, 48”,2. La Benzoni, che ha coronato a Livigno anni di gare e di allenamenti, è riuscita ad anticipare due specialiste come Anna Ferrari (argento in 4:59’01”,0) e Sandra Klomp (terza in 5:08’19”,1). In campo maschile, la categoria Master Sport ha visto l’affermazione di Luca Bigazzi (4:15’03”,0), davanti a Nicola Corsetti (4:18’22”,8) e Davide Belletti (4:25’03”,9).
PEDALEDA
Gara di mtb in altitudine - Livigno (SO) - Italy
PEDALEDA 2009
PEDALEDA 2008
Asa Erlandsson e Jiri Friedl hanno conquistato la Pedaleda 2008, valevole per il circuito Udace, precedendo, rispettivamente, Stefania Valsecchi e Benjamin Sonntag. Friedl ha solo 23 anni, ma possiede già una sensibilità tattica notevole. Rimasti inizialmente al coperto, dopo una quindicina di chilometri, lui e Sonntag hanno forzato il ritmo, conquistando un distacco pari a un paio di minuti. In salita, Friedl ha deciso la gara, superando anche il compagno: a 22 km dal via, la differenza tra i due ha raggiunto i 20 secondi e ha oltrepassato i due minuti al chilometro 42. Dall’ultimo ponte in poi, si è potuto assistere ad una fuga solitaria, fino allo striscione d’arrivo. Friedl affronterà adesso le gare di Coppa del Mondo con maggiore decisione. Alle sue spalle, il tedesco Benjamin Sonntag, staccato di 4’03”, ha esultato per un esito inaspettato, visto che si stava allenando in vista delle competizioni universitarie statunitensi. La sua grande passione è lo sci di fondo. L’unione tra lo sci nordico e la mountain bike lo ha portato, nel 2003, a conquistare il titolo iridato di Winter Triathlon. In campo femminile, è stata registrata l’affermazione della svedese Asa Erlandsson, del team internazionale Subaru Gary Fisher. La 34enne di Gotegorg ha dominato la prova e può dirsi pronta per partecipare al Campionato Mondiale Marathon in programma sabato prossimo in Alto Adige. La Erlandsson si trova a Livigno da due settimane per il tradizionale allenamento in altitudine. Secondo posto per la campionessa lecchese Stefania Valsecchi.
PEDALEDA 2007
Annabella Stropparo e Johann Pallhuber si sono imposti nella Pedaleda 2007. La prima ha concluso il tragitto di 60 km in 3 ore, 12 minuti e 54 secondi, ponendosi in testa alla gara femminile sin dall’inizio e distanziando sia Roberta Gasparini (argento in 3:26’17”,7), sia Sandra Klomp (terza in 3:29’07”,1). Pallhuber è riuscito a primeggiare in campo maschile, tagliando il traguardo con il tempo di 2:33’55”,7, davanti due grandi nomi della mtb: Massimo De Bertolis (2:38.14,3) e Dario Acquaroli (2:40’55”,3).
PEDALEDA 2006
“Sono partito con il mio passo e ho imposto un’andatura molto forte all’inizio, tenendo d’occhio il gruppo dei migliori. A Fraele ero in decima posizione e ho ripreso un mio compagno di squadra. In discesa ho impresso un buon forcing. Sulla ciclabile ho avuto dei problemi di crampi e sono stato superato da Alberati e da Bianchi”. Al termine della Pedaleda di ieri, vinta da Dario Acquaroli e da Annabella Stropparo, Igor Baretto ha raccontato così l’esito della propria competizione. Il venticinquenne sondalese, giunto dodicesimo in 2h 49’ 36”, corre per il team Scott e attende notizie in merito alla possibilità di essere inserito nella nazionale azzurra. “Se non mi scegliessero, non me la prenderò -, ha chiarito Igor -. Aspetto un accenno. In vista dei Campionati Italiani, sono soddisfatto. Vedremo lo svolgimento del resto della stagione. Quest’anno ho vinto una prova e sono stato sempre fra i primi dieci, quindici. Sono veloce, non sono uno scalatore puro e non mi trovo a mio agio in salita. Preferisco i percorsi tecnici”. “Avevo fatto 350 chilometri di allenamento e non ero preparato -, ha sottolineato un altro partecipante conosciuto al grande pubblico, l’ex-azzurro Iwan Bormolini, terzo dei cicloturisti (3h 31’ 32”) -. Il pezzo verso il Passo Trela era duro. Sentivo la stanchezza nelle gambe. Alla fine, ho voluto solo chiudere la gara, ma ne farò altre”. Gli atleti valtellinesi hanno apprezzato la kermesse. “Avevo un principio di crampi e mi sono dovuto fermare 10 minuti -, ha detto il livignasco Stefano Cecini, undicesimo nella categoria M3, grazie al tempo di 3h 16’ 31” -. È una corsa impegnativa. Le salite separano il gruppo. Il Passo d’Eira e l’Alpisella non scherzano”. La maggioranza degli iscritti ha avvertito la fatica principale in questi ultimi punti. “Sono i tratti più difficili -, ha confermato Giacomo Gurini, portacolori dell’US Bormiese, capace di fermare il cronometro con 33 minuti e 15 secondi di svantaggio dal primo -. Ho impiegato 3 ore e 25 minuti. Domenica faremo il Gavia, gara integrata nel circuito di cronoscalate dell’Udace. Poi lo Stelvio…”. “Ho gestito perfettamente le mie energie -, ha dichiarato un altro esponente della stessa Unione Sportiva, Fermo Maiolani (3h 30’ 04”) -. Sono anche caduto: in discesa, mi hanno tagliato la strada. Adesso, ho in programma la Stralivigno, che costituisce la seconda tappa della combinata Open Air”. Anche il sondriese Emilio Pedrotti (3h 14’ 20”) ha riscontrato degli ostacoli: “I sentieri sono un po’ ghiaiosi. Prediligo le salite”. Risultato diverso nella categoria dei cicloturisti, che ha archiviato le vincite di due atleti svizzeri, Michi Elminger (3h 16’ 34”) e Andrea Bannwart (4h 03’04”). “Ho fatto per anni le granfondo -, ha evidenziato Elminger -. Ho svolto un buon training e mi sono adattato al tracciato. Penso di riuscire a fare altre 4 o 5 gare, nei prossimi mesi”. La giovane Bannwart affronterà gli appuntamenti del calendario agonistico elvetico: “Questo è stato un ottimo allenamento. Penso di iscrivermi alla Nationalpark Bike Marathon”.
Classifica maschile
1) Dario Acquaroli (S. Pellegrino Terme) 2:35.54,3 – 2) Johann Pallhuber (Anterselva) 2:35.55,5 – 3) Leonardo Paez (Colombia) 2:40.10,7 – 4) Marzio Deho (Ranica) 2:41.02,1 – 5) Alexey Medvedev (83 I) 2:44.20,5 – 6) Johnny Cattaneo (Santa Brigida) 2:44.35,8 – 7) Thomas Dietsch (F-Molsheim) 2:45.14,7 – 8) Julio Caro Silva (Colombia) 2:45.32,1 – 9) Leonardo Zanotti (Torre Boldone) 2:46.05,7 – 10) Ramon Bianchi (Brescia) 2:48.23,3 – 11) Paolo Alberati (Castelveto) 2:49.21,6 – 12) Igor Baretto (Sondalo) 2:49.33,6 – 13) Andrey Mukhin (75 I) 2:50.17,4 – 14) Marco Zappa (Biella) 2:50.35,3 – 15) Marco Pellizzaro (Introbio) 2:52.31,6 – 16) Alessandro Del Sarto (Massa) 2:53.54,8 – 17) Giuseppe Lamastra (Aosta) 2:54.01,3 – 18) Mattia Luboz (83 I) 2:54.21,9 – 19) Simone Colombo (Oggiono) 2:54.55,7 – 20) Riccardo Milesi (Bergamo) 2:54.59,4 – 21) Alessandro Piermarteri (Cassano Magnano) 2:55.38,5 – 22) Massimiliano Giuliani (Valbrona) 2:55.40,5 – 23) Adam Quadroni (83 I) 2:56.45,9 – 24) Marco Previde Massara (Vigevano) 2:57.25,2 – 25) Milo Burzi (Civitella) 2:57.26,6 – 26) Michele Bonacina (Sirtori) 2:57.49,3 – 27) Maurizio Cherchi (Cagliari) 2:59.46,1 – 28) Davide Belletti (Garbagnate Milanese) 2:59.49,6 – 29) Leonardo Maestrami (Loiano) 3:00.09,8 – 30) Gilberto Perini (Foggia) 3:00.43,9 – 31) Maurizio Solagna (Palazzago) 3:00.59,1 – 32) Vega Burzi (Pieve) 3:01.00,7 – 33) Roger Cantoni (Menaggio) 3:01.17,2 – 34) Marco Villa (Bergamo) 3:02.19,9 – 35) Gianluca Galardini (Pistoia) 3:03.18,1 – 36) Flavio Ginocchio (Marasco) 3:04.55,7 – 37) Patrizio Paperini (Talla) 3:05.44,6 – 38) Moreno Trabucchi (Arcisate) 3:07.17,5 – 39) Fabrizio Camaggi (Rastignano) 3:07.18,2 – 39) Renato Papaveri (Arezzo) 3:07.18,2 – 41) Nicola Morozzi (Scandicci) 3:07.19,9 – 42) Fabio Degli Innocenti (Fognano) 3:08.08,5 – 43) Matteo Mucci (Dongo) 3:09.40,9 – 44) Giacomo Cabras (Capoterra) 3:10.37,0 – 45) Marco Villa (Meda) 3:10.45,0 – 46) Massimiliano Murara (Perirne) 3:11.19,9 – 47) Giovanni Bartesaghi (Brivio) 3:12.50,1 – 48) Juergen Koch (Prad) 3:13.04,1 – 49) Piero Pellegrini (66 I) 3:13.46,6
Classifica femminile
1) Annabella Stropparo (Marostica) 3:10.51,5 – 2) Roberta Gasparini (Cantoira) 3:19.31,2 – 3) Michela Benzoni (Ardesio) 3:21.54,8 – 4) Daniela Bresciani (Dalmine) 3:25.57,0 – 5) Scheioerbauer Baylis (A-Offenburg) 3:34.55,1 – 6) Valentina Rosi (Sant'Ilario d'Enza) 3:36.58,5 – 7) Uta Wesemann (Luino) 3:41.49,2 – 8) Grazia Colturi (Bormio) 3:44.12,1 – 9) Michela Ton (Monteforte d'Alpone) 3:58.22,9 – 10) Adriana Tomasini (Castegnato) 4:00.30,4 – 11) Antonella Incristi (Buttrio) 4:06.09,3 – 12) Paola Albertoni (CH-Biasca) 4:11.15,7 – 13) Angela Agazzone (Borgo Ticino) 4:14.26,7 – 14) Ilaria Balzarotti (Saronno) 4:18.40,0 – 15) Mariagrazia Villanova (Cadorago) 4:36.40,9 – 16) Sara Facci (S.Ambrogio V.) 4:41.22,8 – 17) Ilaria Zavanone (Valenza) 4:44.31,9 – 18) Maura Mecca (Almese) 4:59.00,6 – 19) Gloria Ragagli (Pisa) 5:48.38,3 – 20) Eria Mazzoleni (Palazzago) 5:57.35,1 – 21) Roberta Confortola (Uzza) 5:59.26,5 – 22) Maria Adele Confortola (Uzza) 6:02.41,9
CAMPIONATI MONDIALI DI MTB 2005
GUNN-RITA DAHLE E ABSALON CAMPIONI MONDIALI DI CROSS COUNTRY
Niente da fare contro Gunn-Rita Dahle. La norvegese trentaduenne ha conquistato a Livigno il suo terzo titolo mondiale di cross country, il secondo consecutivo, dimostrando di essere nettamente superiore a tutte le avversarie. La Dahle ha distanziato subito la rivale più pericolosa, Marie Helene Premont, che quest’anno l’aveva preceduta a volte in Coppa del Mondo. La Premont, è caduta nel primo giro e si è spenta progressivamente, rimanendo fuori dal podio. Gunn-Rita Dahle ha proseguito la sua gara indisturbata, fino al traguardo. L’attenzione degli appassionati italiani era catalizzata da Paola Pezzo. La campionessa olimpica, partita nelle retrovie, è stata protagonista di un bel recupero nella prima parte di gara, fino ad arrivare alle soglie dell’ingresso nelle prime dieci posizioni. Verso la fine, ha iniziato ad accusare crampi alle gambe ed è giunta 14a, a 10 minuti esatti dalla vincitrice: “Ho dato tutto per il pubblico che mi ha incitato lungo tutto il percorso, da questo punto di vista è stata una gara bellissima. Con questo Mondiale chiudo con la Nazionale e il cross country, continuerò a fare qualche Marathon per il piacere di correre in mountain bike, senza alcuna aspettativa”. Immediatamente alle sue spalle, ad appena 9”, l’altra azzurra Eva Lechner, bloccata da un salto di catena all’inizio del secondo giro quando era dodicesima e in rimonta. Le attesissime prove elite di cross country hanno ribadito i verdetti dello scorso anno. Dopo la vittoria fra le donne della norvegese Dahle, la prova maschile ha incoronato per il secondo anno consecutivo il francese Julien Absalon, vincitore di una gara molto combattuta e resa selettiva dal caldo e dall’altura (superiore a 1.800 metri di quota). Absalon ha inizialmente seguito l’offensiva iniziale dell’azzurro Marco Bui, poi ha reagito all’azione dello svizzero Ralph Naef, finché, nel secondo dei tre giri previsti, si è trovato da solo insieme all’altro favorito, lo svizzero Christoph Sauser, vincitore della Coppa del Mondo. La soluzione della gara si è avuta dopo 1h20’ di gara: in un lungo tratto di single track, Absalon ha progressivamente staccato il rivale, transitando alla campana con 11” di vantaggio che ha poi agevolmente gestito nell’ultima porzione di percorso. Sauser ha chiuso alle sue spalle, distanziato di 18”. Terzo, a 54” lo spagnolo José Hermida, già oro nella staffetta, che ha regolato lo svedese Kessiakoff. L’Italia confidava molto nelle possibilità di Marco Bui, partito molto forte e rimasto per un terzo di gara insieme ai più forti, per poi venire staccato in salita e retrocedere fino al 16° posto, prima di una bella reazione finale che l’ha portato a chiudere in 11a posizione. Gli altri azzurri sono arrivati tutti oltre il trentesimo posto.
PEDALEDA 2005
Era soddisfatto Leonardo Paez al termine della Pedaleda di ieri. <<Sono andato molto forte nella prima salita (Passo d’Eira, n.d.r.) -, ha spiegato il vincitore della marathon di Livigno -. Poi ho incrementato ancora il vantaggio. In discesa, mi sono trovato in difficoltà. In pianura, ho fatto fatica, ma nelle salite sono veloce. Il circuito di oggi era impegnativo, soprattutto per il fango>>. Paez è riuscito a completare la 60 km assumendo il comando della corsa dopo la partenza e mantenendolo fino all’arrivo. <<Non mi hanno mai raggiunto>>. La competizione di cross-country dei Campionati Mondiali di mountain bike, che si terrà il 4 settembre, potrebbe vederlo protagonista. <<Ho una settimana di tempo per recuperare e penso di fare una buona gara>>. Alle sue spalle, Marzio Deho ha conseguito la medaglia d’argento, perdendo l’opportunità di conquistare il quinto oro individuale. <<Ho raggiunto Paez all’inizio -, ha detto l’italiano -. Nei tornanti, ho avuto dei problemi con il cambio e mi hanno affiancato anche i due inseguitori (Riis e Acquaroli). Li ho staccati di un centinaio di metri verso il Passo di Pila. Ho cercato di acquisire un buon ritmo nell’ascesa della Valle Alpisella e ho notato che non mi seguiva più nessuno. Paez ha dimostrato un’andatura superiore in salita>>. Deho non parteciperà ai Mondiali. <<Avrei ampiamente meritato la convocazione, visti i risultati di quest’anno: 14 vittorie e un sacco di podi. Potrei essere tra i sette atleti selezionati>>. Il ct della nazionale azzurra, Alfonso Morelli, ha commentato con favore l’esito della competizione. <<Il lavoro di oggi era soggettivo. La concentrazione è senz’altro rivolta all’impegno di domenica prossima. Il Mondiale in Italia è un’occasione, per noi. Deho ha già fatto la marathon iridata di Lillehammer, il 20 agosto>>. Il danese Peter Riis Andersen, terzo, ha forse lasciato troppo spazio agli avversari. <<Ho visto che gli altri erano veloci in discesa e più deboli in salita. Ho attaccato, conseguendo un buon distacco. Alla fine, avevo dato tutto e mi sono accontentato. Ai Mondiali, potrei entrare nei primi 15, anche se le corse di cross-country non mi si addicono. Il tracciato era difficile, ma divertente>>. In campo femminile, l’altoatesina Hober ha bissato il trionfo dell’anno scorso. <<Il Mondiale marathon non è andato benissimo. Mi sono ammalata. Adesso mi sto riprendendo -, ha raccontato -. Ho superato la Ostgren verso la fine, sull’asfalto. Era in crisi. Nei sentieri sono scattata e ho fatto la differenza. In ottobre, farò le ultime marathon di Coppa del Mondo>>. La svedese Maria Ostergren, seconda, ha dominato la competizione fino alle ultime fasi. <<La mia gara è durata due ore. Poi ho rallentato. Devo pensare ai Mondiali>>. Il via, rimandato di un’ora, ha disturbato la prestazione della terza classificata, Uta Wesemann. <<La corsa è stata dura. Ho perso terreno in partenza -, ha evidenziato l’atleta dell’Italia Sport Team -. Ho sofferto il freddo>>.
Queste le classifiche della dodicesima edizione della Pedaleda.
Classifica Maschile
1) Leonardo Paez (TEAM L'ARCOBALENO) 2:45.58,3 - 2) Marzio Deho (GS CICLI OLYMPIA) 2:50.00,0 - 3) Peter Riis Andersen (DAN) 2:53.06,2 - 4) Dario Acquaroli (ITA) 2:55.06,4 - 5) Martino Fruet (ITA) 2:55.06,5 - 6) Mirko Pirazzoli (ITA) 2:56.46,5 - 7) Ramon Bianchi (ITA) 2:59.39,2 - 8) Yader Zoli (ITA) 2:59.45,2 - 9) Karl Platt (VC FRANKFURT) 3:01.05,4 - 10) Allan Carlsen (DAN) 3:01.51,7 - 11) Johann Pallhuber (ITA) 3:03.00,2 - 12) Mike Felderer (ITA) 3:03.00,3 - 13) Igor Baretto (CICLISALIERI ARREDO) 3:03.49,3 - 14) Mannie Heymans (NAM) 3:05.30,7 - 15) Josef Mostosi (TEAM OLYPIA) 3:06.38,1 - 16) Liam Killeen (GB) 3:07.08,1 - 17) Andrai Melts (TEAM UNGHERIA) 3:09.24,5 - 18) Stephan Unterthurner (L'ARCOBALENO) 3:09.28,5 - 19) Riccardo Milesi (OPRANDI BIKE) 3:09.50,3 - 20) Roger Cantoni (BICI CLUB 2000) 3:12.40,2 - 21) Alessandro Piermarteri (EMMEDUE BICYCLE TEAM) 3:14.26,9 - 22) Daniel Antonioli (CICLI BENATO) 3:15.13,3 - 23) Roberto De Zolt (CECINI SPORT) 3:16.59,3 - 24) Enrico Visinoni (ASD CICLI BONADEI) 3:22.06,4 - 25) Sergey Mikhailouwski (MTB DURANTINI) 3:22.29,4 - 26) Julian Rodas (L'ARCOBALENO) 3:24.01,0 - 27) Marc Bassinggsthwaight (NAM) 3:25.07,0 - 28) Paolo Previsdomini (RAPID BIKE CICLI FRANZI) 3:25.14,1 - 29) Marco Villa (BIKERS CLUB RONZONI) 3:27.44,8 - 30) Andrea Simoni (ITA) 3:29.59,8 - 31) Silvio Massimino (CICLI ASTEGGIANO) 3:31.32,4 - 32) Eros Pini (G.S. TIRANO VELO) 3:32.02,2 - 33) Fabio Cappi (BICIMANIA LISSONE) 3:33.10,8 - 34) Claudio Pellegrini (ASD MONTORFANO BIKE TEAM) 3:33.20,3 - 35) Jerome Junker (VV TOOLTIME) 3:33.26,1 - 36) Paolo Demonte (MIB RACONG TEAM) 3:35.43,5 - 37) Massimiliano Toia (NEW TEAM) 3:36.50,7 - 38) Alberto Bolla (CARNIA BIKE) 3:37.04,8 - 39) Dario Piller (A. CICLISTICA LIVIGNO) 3:37.58,4 - 40) Giuseppe Canali (CLUB RONZONI) 3:38.16,8 - 41) Matteo Mucci (ALBA OROBIA BIKE ROBBIATE) 3:39.01,9 - 42) Mauro Zanetti (ASD MONTORFANO BIKE TEAM) 3:39.14,7 - 43) Andrea Bianco (L'ARCOBALENO CARRARO) 3:40.48,9 - 44) Emilio Pedrotti (RAPID BIKE CICLI FRANZI) 3:41.09,3 - 45) Alberto Da Rios (OVAM EVERY BIKE) 3:41.15,8 - 46) Orazio Casaccio (ASD MONTORFANO BIKE TEAM) 3:41.31,8 - 47) Giuseppe Salice (POL LAGHETTO) 3:42.00,0 - 48) Valerio Meraldi (G.S. CRAL BANCA POP. SOND) 3:42.22,6 - 49) Stefano Alessandrini (TEAM99) 3:43.06,4 - 50) Moreno Mastellaro (CRAZY BIKE) 3:43.11,7
Classifica Femminile
1) Alexandra Hober (TEAM L'ARCOBALENO) 3:46.09,2 - 2) Maria Ostergren (SVE) 3:48.33,3 - 3) Uta Wesemann (ITALIA SPORT) 4:05.39,2 - 4) Adriana Tomasini (FREE BIKE CASTEGNATO) 4:23.18,7 - 5) Renate Pichler (L'ARCOBALENO) 4:25.49,2 - 6) Andrea Bannwart (ITA) 4:31.52,7 - 7) Karin Sturzenegger (ITA) 4:32.59,6 - 8) Clarissa Camici (ITA) 4:40.44,4 - 9) Simona Martinelli (ITA) 4:41.58,7 - 10) Maria Pietrogiovanna (ITA) 5:06.18,1 - 11) Vilma Castelluzzo (LA FENICE MARAGNO) 5:09.34,0
PEDALEDA 2004
Alexandra Hober e Massimo De Bertolis si sono aggiudicati il titolo di campioni italiani marathon di mtb nel corso dell’undicesima edizione della Pedaleda, la granfondo organizzata ogni anno a Livigno, svoltasi ieri mattina. De Bertolis ha portato a termine 60 chilometri di tracciato nel tempo di 2 ore, 40 minuti e 7 secondi, riuscendo ad anticipare Marzio Deho (secondo, in 2:43’13”) e Johann Pallhuber (terzo, in 2:43’18”). Dietro di loro, si sono classificati Martino Fruet (2:45’46”) e Pierluigi Bettelli (2:46’10”), precedendo Marco Bui (2:46’28”) e Igor Baretto (2:48’17”). L’atleta della Full Dynamix ha costruito il vantaggio che gli ha consentito di vincere nei tratti più duri della sfida. Dopo il via, Marco Bui e Dario Acquaroli, hanno assunto un’andatura decisamente rapida, assieme allo stesso De Bertolis. L’ascesa al Passo d’Eira ha definito la leadership della competizione. Bui è stato distanziato dai due compagni e in seguito Acquaroli ha frapposto un distacco minimo fra sé e l’avversario, rimasto fino ad allora nella sua scia. Un guasto tecnico lo ha però costretto al ritiro. Da solo in testa, De Bertolis è transitato sul colle davanti a Johann Pallhuber e Marzio Deho. Il trio al comando ha incrementato la velocità e l’ordine di gara è rimasto inalterato nei passaggi registrati al Lago di Fraele e in prossimità del ponte sul Lago di Livigno, con distacchi sempre maggiori (nell’ultimo caso, 2’40” tra il primo e il secondo, 4’20” tra il primo e il terzo). Alle loro spalle, il tandem Martino Fruet-Marco Bui ha accusato ritardi crescenti. Al 53° km, Deho ha agganciato il sudtirolese Pallhuber, mentre De Bertolis ha continuato a forzare il ritmo, rendendosi irraggiungibile e tagliando il traguardo senza ostacoli. Lo sprint per la medaglia d’argento ha fatto notare l’abilità di Deho, in grado di guadagnare alcuni metri nei confronti dell’altoatesino. Nelle altre posizioni, il crollo agonistico di Bui ha permesso a Bettelli di inserirsi fra lui e Fruet. La classifica Under 23 è stata dominata da Tony Longo, 12° in graduatoria generale. I risultati di vertice hanno confermato le aspettative del ct della nazionale Alfonso Morelli in merito alla lista di atleti già convocati in azzurro per i Campionati Mondiali: Acquaroli, Milan, Bianchi, De Bertolis, Deho, Dalto e Pallhuber. In ambito femminile, ribadendo l’affermazione tricolore dell’anno scorso, Alexandra Hober ha confermato di essere la migliore atleta italiana (oltre a Paola Pezzo, ieri assente). È partita repentinamente, tenendo al proprio fianco Anna Ferrari e ha conseguito un leggero distacco nella discesa della località Federia. Nelle frazioni impegnative (Eira e Alpisella) ha guadagnato terreno (1’20 e 4’ il relativo vantaggio), chiudendo senza problemi in 3:28’44”. Anna Ferrari e Sandra Klomp sono giunte seconda e terza, con un ritardo di 3’45” e di 4’30”. Alessia Ghezzo, infine, si è classificata quarta, superata dalla stessa Klomp verso le Sorgenti dell’Adda (37° km).
La Pedaleda ha inaugurato il circuito Mille-mountains, che continuerà con gare più impegnative: l’Ischgl Ironbike austriaca (78 km) e la Nationalpark Bike Marathon engadinese (128 km). Quinto momento del trofeo Windtex, la competizione di Livigno consentirà di aggiornarne la leadership. Attualmente è al comando Massimiliano Milan (con 5.159 punti), seguito da Marzio Deho (fermo a 5.025) e da Ramon Bianchi (4.945). La marathon di 60 km ha richiamato i nazionali Bui, Fruet e Longo, assieme alle azzurre Hober, Lechner e Staffler. Gli atleti dell’Italia sono stati convocati il 24 giugno dal ct Morelli a Livigno, per un periodo di training in altura.
La Pedaleda ha inaugurato il circuito Mille-mountains, che continuerà con gare più impegnative: l’Ischgl Ironbike austriaca (78 km) e la Nationalpark Bike Marathon engadinese (128 km). Quinto momento del trofeo Windtex, la competizione di Livigno consentirà di aggiornarne la leadership. Attualmente è al comando Massimiliano Milan (con 5.159 punti), seguito da Marzio Deho (fermo a 5.025) e da Ramon Bianchi (4.945). La marathon di 60 km ha richiamato i nazionali Bui, Fruet e Longo, assieme alle azzurre Hober, Lechner e Staffler. Gli atleti dell’Italia sono stati convocati il 24 giugno dal ct Morelli a Livigno, per un periodo di training in altura.
Classifica maschile
1) Massimo De Bertolis (Full-Dynamix) 2:40’07” – 2) Marzio Deho (Cicli Olympia) 2:43’13” – 3) Johann Pallhuber (KTM International) 2:43’18” – 4) Martino Fruet (L’Arcobaleno) 2:45’46” – 5) Pierluigi Bettelli (Scott Racing Team) 2:46’10” – 6) Marco Bui (Full Dynamix) 2:46’28” – 7) Igor Baretto (Bicimania Lissone) 2:48’17” – 8) Ramon Bianchi (Scott Racing Team) 2:49’00” – 9) Oscar Lazzaroni (Team Oprandi Bike) 2:50’34” – 10) Walter Costa (Gruppo Ciclistico Altopiano) 2:51’44” – 11) Nicola Dalto (Cicli Olympia) 2:53’50” – 12) Tony longo (Team Mapei) 2:53’55” – 13) Josef Mostosi (Cicli Olympia) 2:54’18” – 14) Walter Manzoni (Staff Bike) 2:54’18” – 15) Stephan Unterthurner (L’Arcobaleno) 2:54’33” – 16) Gabriel Blanco (Bisola) 2:54’53” – 17) Silvano Janes (L’Arcobaleno) 2:54’55” – 18) Sergio Vairetto (K2 Cycleteam) 2:54’56” – 19) Marco Zappa (Biella Biking) 2:55’15” – 20) Massimiliano Milan (Team Colnago) 2:56’26” – 21) Alessandro Del Sarto (Henry Hogan) 2:56’33” – 22) Simone Colombo (Torrevilla Mtb) 2:56’50” – 23) Jarno Varesco (L’Arcobaleno) 2:56’58” – 24) Federico Fini (Torrevilla Mtb) 2:56’58” – 25) Simone Viggiano (Emmedue Team) 2:57’11” – 26) Gianni Paperini (Scott Racing Team) 2:57’15” – 27) Thomas Paccagnella (Full Dynamix) 2:57’22” – 28) Carlo Masini (Caiolagomme) 2:57’36” – 29) Marco Bianco (Camel Boeris) 2:58’08” – 30) Mike Felderer (Team Mapei) 2:58’53”Classifica Femminile
1) Alexandra Hober (L’Arcobaleno) 3:28’44” – 2) Anna Ferrari (Unione Ciclotur. Montebelluna) 3:32’29” – 3) Sandra Klomp (Bike O’Clock) 3:33’14” – 4) Alessia Ghezzo (Ktm International) 2:38’11” – 5) Michela Benzoni (Team Combustibili) 3:41’55” – 6) Renate Telser (Sportswoman) 3:45’07” – 7) Renate Pichler (L’Arcobaleno) 3:47’08” – 8) Seraina Riatsch (Svizzera) 3:47’20” – 9) Petra Dibiasi (Team Rewel) 3:49’19” – 10) Uta Wessmann (Scott Racing Team) 3:55’44” – 11) Claudia Paolazzi (Bicimania Lissone) 3:58’33” – 12) Marianna Longa (Italia) 4:01’14” – 13) Erica Cimenti (Bike Pro Action) 4:01’32” – 14) Roberta Seneci (Racing Rosola Bike) 4:09’41” – 15) Christa Inauen (Svizzera) 4:10’50” – 16) Marianne Vlasveld (Olanda) 4:11’43” – 17) Angela Agazzone (Albertoni Far) 4:19’46” – 18) Norma Piffer (Bicimania Lissone) 4:23’21” – 19) Letizia Ruggeri (Bicimania Lissone) 4:25’39” – 20) Francesca Duca (Italia) 4:28’49”
PEDALEDA 2003
È un Marzio Deho in grandissima forma quello che ha vinto ieri a Livigno la Pedaleda. L’atleta bergamasco, che corre per la G.S.Cicli Olympia, si è aggiudicato per la quarta volta la competizione, facendo capire a tutti di essere il più forte, pronto ad essere convocato in nazionale. La cronaca conferma la sua superiorità. Deho inizia in testa e sul Passo d’Eira stacca Martino Fruet, fermato da problemi tecnici. Transita per primo al Gran Premio della Montagna del Passo Trela (2294 metri, 21° km), seguito da Michele Bencivenni, Andrei Moukhine ed Igor Baretto, rispettivamente a 2, 3 e 4 minuti di distanza. Al secondo rilevamento significativo (37° km), il vantaggio rimane lo stesso, ma il numero uno riesce ad aumentare il ritmo nella frazione finale, chiudendo in 2h 47’ 36”,5 davanti a Bencivenni (2’ 52”,5 di distacco) e Moukhine (4’ 10”,7). Quarto, il valtellinese Igor Baretto si porta a 3 secondi dalla zona-medaglie, conquistando la classifica degli élite. In una giornata ideale per la competizione, i 477 presenti al via hanno sperimentato il nuovo tracciato di 60 km, che dovrà essere perfezionato nei prossimi due anni per lo svolgimento dei Mondiali di specialità. Si tratta di un circuito durissimo, con grandi salite, che ha messo alla prova i migliori. Josef Mostosi, secondo l’anno scorso, è giunto 11°. Oscar Lazzaroni, terzo nella passata edizione, 8°. Christian Pallaoro, tra i favoriti alla vigilia, ha dovuto concludere la corsa a piedi, a causa di un guasto alla catena della bicicletta. Nella categoria femminile, ha primeggiato Camilla Bertossi (3h 31’ 34”,3), nazionale italiana e probabile protagonista nella rappresentativa selezionata per i Campionati del Mondo di Lugano, alla fine di agosto. È stata registrata anche l’ottima prestazione di Anna Ferrari e di Giuliana Tovaglieri, seconda e terza al Gpm e per gran parte del tracciato (a 1’ 52”,5 e 6’ 43”,1 di distacco al traguardo). Da quest’anno Livigno dispone di una pista professionale, come riconosciuto dalla stessa Ferrari. Il progetto di trasformare la stazione turistica in una meta di allenamento per chi pratica questo sport necessita ancora di alcune correzioni, ma sta diventando realtà. Dovranno essere approntate alcune infrastrutture per migliorare l’ambiente. I prossimi eventi che compongono la combinata mtb-running-fondo sono invece la Stralivigno, il 4 agosto e La Sgambeda, il 14 dicembre, che da quest’anno rappresenterà la prima 42 km della Fis Marathon Cup. Tra gli iscritti alla Pedaleda figurava anche Roberto De Zolt, componente della Nazionale Lunghe Distanze di sci nordico, giunto 29° ad oltre 21’.
La Pedaleda si è svolta in vista dei Campionati del Mondo di mtb che Livigno ospiterà nel 2005, un avvenimento di cui lo stesso Presidente della Comunità Montana Ezio Trabucchi si è detto soddisfatto. E’ il completamento dell’offerta turistica per l’Alta Valtellina, promossa tramite la ristrutturazione delle Terme Bormiesi, in parte, e tramite una serie ripetuta di altre manifestazioni, sempre in preparazione dei Mondiali di Sci che si terranno a Bormio nello stesso anno. Avendo sconfitto la concorrenza di altri paesi, Livigno avrà una corsa che sorpassa quelle organizzate nelle stazioni turistiche più note, in grado di compensare l’esclusione dai Mondiali Invernali, per cui si è recentemente offerto come sede secondaria.
Classifica Femminile
La Pedaleda si è svolta in vista dei Campionati del Mondo di mtb che Livigno ospiterà nel 2005, un avvenimento di cui lo stesso Presidente della Comunità Montana Ezio Trabucchi si è detto soddisfatto. E’ il completamento dell’offerta turistica per l’Alta Valtellina, promossa tramite la ristrutturazione delle Terme Bormiesi, in parte, e tramite una serie ripetuta di altre manifestazioni, sempre in preparazione dei Mondiali di Sci che si terranno a Bormio nello stesso anno. Avendo sconfitto la concorrenza di altri paesi, Livigno avrà una corsa che sorpassa quelle organizzate nelle stazioni turistiche più note, in grado di compensare l’esclusione dai Mondiali Invernali, per cui si è recentemente offerto come sede secondaria.
Classifica Maschile
1) Marzio Deho (Team Olympia) 02:47:36.5 – 2) Michele Bencivenni (Bicimania Lisso) 02:50:29 – 3) Andrei Moukhine (Mtb Vigevano) 02:51:47.20 – 4) Igor Mauro Baretto (Bicimania Lisso) 02:51:51.60 – 5) Daniele Bruschi (Team Scott) 02:52:04.50 – 6) Roberto Maestroni (Bicimania Lisso) 02:52:10.90 – 7) Dimitri Modesti 02:54:23.60 – 8) Oscar Lazzaroni (Oprandi Team) 02:54:28 – 9) Silvano Janes (Carraro Team) 02:56:51.20 – 10) Luca Bramati (Team Scott) 02:58:10.20
Classifica Femminile
1) Camilla Bertossi (Cicli Galmond) 03:31:34.30 – 2) Anna Ferrari (UC Montebellune) 03:33:26.80 – 3) Giuliana Tovaglieri (Ktm) 03:38:17.40 – 4) Helga Faccin (Velomania) 03:41:27 – 5) Grazia Tolturi 03:45:00.40 – 6) Daniela Porta (Mobili Casaccia) 03:52:01.80 – 7) Elisabetta De Bernardi (Team Spreafico) 04:14:28.70 – 8) Marianna Longa (MB) 04:15:30.90 – 9) Norma Peffer (Bicimania) 04:26:06.70 – 10) Roberta Sperduti 04:35:09.10 (Bicimania Lisso)
Rimarranno a Livigno sino alla metà di agosto i nazionali italiani di mountain bike, convocati dal ct azzurro Alfonso Morelli per completare il proprio training oltre i 1800 metri. “Nella categoria élite, ho scelto Marzio Deho, Pallhuber, Acquaroli, Bui e Fruet,” – afferma Morelli, – “tra le donne, Huber, Staffler e Lechner. Per gli under 23, ho chiamato Hofer, Longo e Cingolani, neo primatista italiano.” La squadra si prepara alle sfide che partiranno a fine mese.
Che allenamento svolgerete a Livigno?
“Prevediamo un periodo di acclimatazione. Faremo dei lavori individuali, differenziati per ogni atleta. I maratoneti eseguiranno delle prove di durata. Sceglieremo i tracciati che si adattano alle nostre caratteristiche. Esistono dei sentieri difficili in alta quota. Consentiranno di alternare l’attività su strada alla tecnica in fuori-pista. È in programma una gara che rappresenterà un test decisamente utile per le competizioni successive.”
Quali sono gli ultimi impegni di quest’anno?
“I Campionati Europei di Graz, dal 19 al 23 agosto e dal 31 al 7 settembre i Mondiali di Lugano. La settimana seguente, la Coppa del Mondo concluderà la stagione per i bikers.”
Proverete il tracciato di 60 km progettato per la marathon dei Campionati del Mondo che si terranno nel 2005?
“Sicuramente. Gli organizzatori si sono già incontrati con Hubert Pallhuber. Noi avremmo cercato di utilizzare questa permanenza per migliorarne il disegno in funzione del 2005, ma Corrado Herin purtroppo si è infortunato tre giorni fa e adesso è ingessato.”
Marzio Deho è tornato in nazionale.
“È diventato élite alla vigilia del Campionato Italiano. Non è la prima convocazione per lui: aveva già partecipato ad un europeo. Verrà probabilmente impegnato nella marathon con Pallhuber. Come sottolineavo, almeno per l’acquisizione del titolo dei Mondiali, vorrei conseguire un riconoscimento degli italiani.”
Chi sono i favoriti?
“Mi aspetto un buon risultato da Marco Bui, che ha raggiunto ottime prestazioni, assieme a Fruet.”
E tra gli stranieri?
“Nella serie femminile, le migliori sono la Blatter e la tedesca Spitz. Oltre a nazioni emergenti, come l’Austria. Nel settore maschile la cerchia è ampia. Basti pensare al canadese Green, ad Absalon, Meirhaeghe e Frischneck.”
È finito il 13 l’allenamento a Livigno degli atleti nazionali di mountain bike scelti dal commissario tecnico Alfonso Morelli, ma parte della squadra è rimasta nella località per preparare al meglio i Campionati Mondiali di specialità, in programma a Lugano dal 31 agosto al 7 settembre. Tra i convocati, in grandissima forma, Marzio Deho dovrà trovare la tensione giusta per affrontare la 60 km.
Marzio, come vi siete esercitati?
Marzio, come vi siete esercitati?
“Tramite delle prove su strada e lungo i sentieri. Noi maratoneti abbiamo svolto più fondo, anche con la bicicletta normale.”
Chi è rimasto con Lei a Livigno?
“Bui, Fruet e la Huber, fino a ieri.”
Quali percorsi avete sperimentato?
“Bui, Fruet e la Huber, fino a ieri.”
Quali percorsi avete sperimentato?
“In mtb, tutti: Laghi del Monte e di Cancano, Federia, Carosello e il giro della Pedaleda al contrario.”
Che risultato si aspetta dal Mondiale?
“Cercherò di dare il massimo, per ottenere il miglior piazzamento, avversari permettendo. Il tracciato è durissimo e vedremo chi riuscirà a resistere.”
Si è già confrontato con i campioni stranieri?
“Ho incontrato i principali contendenti. Dovrebbero vincere i favoriti. Però è una gara difficile.”
Come si sente in seguito alla Pedaleda, che ha dominato?
“Sono trascorse alcune settimane. Adesso sto mettendo a punto solo i Mondiali.”
Pensa di tornare a Livigno per la stessa corsa l’anno prossimo?
“Sicuramente.”
Era attesa la Sua convocazione in nazionale?
“Per la marathon, sì. Ho tralasciato il cross country e penso di non far più prove di questo genere. Altrimenti, sono stato protagonista dall’inizio di stagione in tutte le sfide a cui ho partecipato e ne ho vinte 20. Sono in cima alle maggiori classifiche. Ho conquistato anche il Campionato Italiano Assoluto di categoria.”
Chi correrà con Lei la maratona?
Che risultato si aspetta dal Mondiale?
“Cercherò di dare il massimo, per ottenere il miglior piazzamento, avversari permettendo. Il tracciato è durissimo e vedremo chi riuscirà a resistere.”
Si è già confrontato con i campioni stranieri?
“Ho incontrato i principali contendenti. Dovrebbero vincere i favoriti. Però è una gara difficile.”
Come si sente in seguito alla Pedaleda, che ha dominato?
“Sono trascorse alcune settimane. Adesso sto mettendo a punto solo i Mondiali.”
Pensa di tornare a Livigno per la stessa corsa l’anno prossimo?
“Sicuramente.”
Era attesa la Sua convocazione in nazionale?
“Per la marathon, sì. Ho tralasciato il cross country e penso di non far più prove di questo genere. Altrimenti, sono stato protagonista dall’inizio di stagione in tutte le sfide a cui ho partecipato e ne ho vinte 20. Sono in cima alle maggiori classifiche. Ho conquistato anche il Campionato Italiano Assoluto di categoria.”
Chi correrà con Lei la maratona?
“Hannes Pallhuber. Non so se Morelli ne sceglierà pure altri.”
A chi si affiderà per le discipline rimanenti?
“Ho visto Marco Bui e Dario Acquaroli in condizioni eccezionali.”
Che ulteriori specialità sono previste?
“Discesa, dual slalom, trial e border cross.”
Come vi organizzerete prima di Lugano?
“L’Italia disputerà gli Europei a Graz, in Austria, dal 17 al 24.”
A chi si affiderà per le discipline rimanenti?
“Ho visto Marco Bui e Dario Acquaroli in condizioni eccezionali.”
Che ulteriori specialità sono previste?
“Discesa, dual slalom, trial e border cross.”
Come vi organizzerete prima di Lugano?
“L’Italia disputerà gli Europei a Graz, in Austria, dal 17 al 24.”
È adeguata la località di Livigno per ospitare i Campionati del Mondo?
“Certamente. I percorsi non sono ancora stati definiti, soprattutto quello del cross country. Dovranno essere perfezionati.”
Oltre ai Mondiali?
“Mi impegnerò nei principali appuntamenti, come di consuetudine, per concludere nel migliore dei modi.”
“Certamente. I percorsi non sono ancora stati definiti, soprattutto quello del cross country. Dovranno essere perfezionati.”
Oltre ai Mondiali?
“Mi impegnerò nei principali appuntamenti, come di consuetudine, per concludere nel migliore dei modi.”
PEDALEDA 2002
La Pedaleda è una gran fondo di mountain bike in altitudine, inserita all’interno della combinata Open Air, il trittico di competizioni che si svolge ogni anno a Livigno. In seguito, si disputeranno le gare di corsa (la Stralivigno, in agosto) e di sci nordico (La Sgambeda, a dicembre). La nona edizione della maratona ciclistica ha ottenuto un testimonial d’eccezione, la campionessa olimpica Paola Pezzo e il numero delle iscrizioni è decisamente elevato. I 42 km di percorso sono adatti sia ai fuoriclasse che ai dilettanti di tutti i livelli. La Nazionale Italiana di specialità, in ritiro nel Piccolo Tibet per effettuare la preparazione in alta quota, sfrutterà l’evento al fine di perfezionare gli allenamenti e sono attesi anche i portacolori di alcune squadre professionistiche: G.S. Cicli Olympia, Bianchi, Top Class Sports, Full Dinamix e Scott. Hanno confermato la propria presenza il vincitore del 2001, Marzio Deho e Adam Quadroni, 12° ai Mondiali disputatisi negli Stati Uniti. Al via ci saranno anche Daniela Bresciani, dominatrice della Coppa Italia under 23, Paolo Zanetti, selezionato nel 2002 per i Campionati del Mondo svedesi, Daniele Guareni, promessa della Mtb, al primo anno tra gli juniores, Josef Mostosi e Christian Pallaoro. La partecipazione di Paola Pezzo e Dario Acquaroli è tuttora incerta e sarà resa nota solo all’ultimo momento. Mancheranno altri atleti impegnati in una prova di Coppa del Mondo. Rispetto all’anno scorso, il tracciato è stato leggermente modificato. Gli organizzatori hanno eliminato il gran premio della montagna posto al Passo d’Eira, a 2.280 metri, sostituito con un passaggio più agevole al termine del sentiero Mine. E’ stato inserito anche un tratto in Val Federia. Il traguardo volante si trova al 33° km e l’arrivo nel centro del paese, dopo l’ultima discesa. Il tempo limite è di 4 ore. I concorrenti saranno suddivisi in due uniche categorie, maschile e femminile. L’Open Air attira ogni anno diversi campioni delle discipline interessate. Per la classifica conclusiva sono favoriti Marianna Longa e Maurizio Pozzi, componenti della Nazionale di sci nordico, Andrea Martinelli e Michela Benzoni, già vincitrice della Sgambeda, prima al Kima e quarta nella Pedaleda del 2001.
Trionfo personale di Marzio Deho nella Pedaleda 2002. L’atleta della G.S. Cicli Olympia ha dominato la nona edizione della gara di mountain bike che si svolge ogni anno a Livigno, concludendo i 40 km di percorso nel tempo di 1h 36m 42:20. All’arrivo, il vincitore ha fatto registrare quasi 5 minuti di vantaggio sul secondo classificato. Deho si è aggiudicato anche il granpremio della montagna e il traguardo volante, nonostante un problema al cambio che lo ha costretto a scendere dalla bici per sistemare la catena in un paio di occasioni. La competizione, comunque, è subito apparsa a senso unico. Al primo rilevamento, il bergamasco aveva già accumulato un vantaggio di quasi 2 minuti sugli inseguitori e ha incrementato il distacco correndo ad una media di oltre 25 chilometri all’ora. Dietro di lui sono giunti Josef Mostosi (1h 41m 15:85, portacolori della Bikers Petrosino) e Oscar Lazzaroni (1h 42m 45:65, Team Oprandi Scagli), capace di imporsi nello sprint per il terzo posto. Tra le donne, ha vinto l’altoatesina Alexandra Hober, 50a in graduatoria generale (2h 04m 46:25), davanti a Renate Pichler, Daniela Bresciani, Marianna Longa, Michela Benzoni e Lorena Bormolini. La prova ha potuto avvantaggiarsi di una giornata non troppo calda e ha coinvolto un numero elevato di spettatori. Dopo un lento riscaldamento lungo la pista ciclabile e le vie del paese, il gruppo di partenza si è lanciato attraverso i sentieri predisposti e i migliori hanno subito fatto selezione. Il tracciato prevedeva due salite impegnative, una delle quali doveva per forza essere portata a termine spingendo la bicicletta. Per il resto, i dislivelli moderati rendevano la corsa simile ad una crosscountry in linea. Il primo rappresentante dell’Unione Ciclisti Livigno è stato Filippo Sensoli, 15°. Marzio Deho ha dimostrato di essere in un particolare momento di forma, staccando tutti proprio nei punti più difficili e cogliendo così l’undicesima vittoria stagionale. Era assente, purtroppo, Dario Acquaroli, a Livigno solo per una breve visita. I regolamenti del settore vietano agli atleti categoria élite di gareggiare contemporaneamente a competizioni di livello nazionale e oggi se ne svolgeva una in Val Gardena. Da segnalare, invece, il piazzamento di Andrea Martinelli, che si conferma tra i favoriti per la vittoria finale nell’Open Air 2002, assieme a Marianna Longa, Michela Benzoni e Morris Galli, se deciderà di prendere parte a tutta la combinata. La mezza maratona in altura del 4 agosto restringerà ulteriormente la lista di possibili candidati al podio. Le premiazioni finali si svolgeranno in concomitanza della Sgambeda, il 15 dicembre.
Classifica Femminile
<<Dopo due vittorie olimpiche, ho voluto concludere in bellezza la mia carriera. Adesso farò soprattutto manifestazioni promozionali.>> Paola Pezzo giustifica così la propria assenza alla Pedaleda 2002. Testimonial della competizione, l’azzurra aveva lasciato in dubbio fino all’ultimo momento la partecipazione alla 40 km di mountain bike conclusasi ieri con la vittoria di Marzio Deho.
Il Commissario Tecnico della vostra nazionale, Morelli, aveva detto che tu potresti tornare a correre in qualsiasi momento. Che probabilità esiste?
<<Mi sono presa un po’ di riposo. Non è facile per un’atleta chiudere con una seconda medaglia d’oro alle Olimpiadi, come quella di Sidney. Era quello che volevo. Ho vinto tanto: due Campionati del Mondo, tre Europei, una Coppa del Mondo, tanti Campionati Italiani. Mi dedicherò ad altro.>>
In piena attività, Dario Acquaroli, a Livigno per turismo, che presterà particolare attenzione alla preparazione dei Mondiali, in calendario dopo il Campionato Italiano e gli Europei.
<<Saremo a Livigno con la Nazionale Italiana verso la metà di agosto, per 15 giorni.>>
Come ti è sembrata la corsa di Deho?
<<Lo aspettavano tutti da protagonista. Ha fatto una bella gara e ha ottenuto una vittoria meritata. Conosco bene il tracciato. Devo fargli i complimenti.>>
C’è qualche giovane che ti ha impressionato?
<<Purtroppo, non ho molto tempo per osservare le categorie minori. La specialità è un po’ in crisi. Anche per i pericoli della strada. C’è una buona squadra in Valtellina, l’Alpin Bike, con ciclisti molto validi che fanno tutto il circuito nazionale.>>
Visibilmente soddisfatto per l’esito della Pedaleda, Marzio Deho, raccoglie anche gli applausi del pubblico presente alla premiazione.
Hai vinto, hai tenuto un ritmo alto, ti aspettavi una prova così?
<<Sono in forma, grazie ad una stagione molto regolare. Dopo la prestazione della Dolomiti Super Bike, non ho badato a nessuno e sono andato con il mio passo fino all’arrivo, a parte qualche imprevisto meccanico dovuto al fango e all’acqua dei giorni scorsi. Si è sganciata la catena un paio di volte.>>
Quali sono le prossime gare che hai in programma?
Domenica prossima, la finale del Gatorade, Cortina-Dobbiaco. Poi i Campionati Italiani e in seguito inizieranno tutte le gran fondo a cui di più, tra cui Marathon Bike e Rampilonga.>>
Classifica Maschile
1) Marzio Deho (G.S. Cicli Olympia) 1h 36m 42:20 – 2) Josef Mostosi (Bikers Petrosino) 1h 41m 15:85 – 3) Oscar Lazzaroni (Team Oprandi Scagli) 1h 42m 45:65 – 4) Alessandro Pasta (Team Oprandi Bike S.) 1h 42m 46:45 – 5) Adam Quadroni (G.S. Bianchi Motorex) 1h 43m 25:30 – 6) Walter Platzgummer (RSV Vinschgau Raff.) 1h 44m 31:00 – 7) Riccardo Milesi (Team Spreafico) 1h 45m 18:05 – 8) Paolo Adobati (Team Oprandi Scagli) 1h 48m 14:70 – 9) Angelo Giussani (Team Spreafico) 1h 48m 29:45 – 10) Cristiano Della Bosca (Alpin Bike Sondrio) 1h 48m 41:30 – 11) Roberto Jenal (MTB Club Route Den.) 1h 49m 08:70 – 12) Christian Pallaoro (G.S. Cicli Olympia) 1h 50m 28:20 – 13) Matteo Montagna (MTB Cerimate) 1h 50m 50:20 – 14) Francesco Colombo (Team Spreafico) 1h 53m 48:70 – 15) Filippo Sensoli (Unione Cicilisti Livigno) 1h 54m 15:75
Classifica Femminile
1) Alexandra Hober (S.C. Merano Zorzi) 2h 04m 46:25 – 2) Renate Pichler (Arcobaleno Carrara) 2h 18m 37:25 – 3) Daniela Bresciani (Motorex Bianchi) 2h 21m 05:10 – 4) Marianna Longa (Unione Cicilisti Livigno) 2h 25m 30:40 – 5) Michela Benzoni 2h 26m 32:30 – 6) Lorena Bormolini 2h 40m 12:95 – 7) Bormetti Ornella 2h 46m 39:24 – 8) Elena Panada (G.S. Cicli P. Sondrio) 2h 48m 33:40 – 9) Roberta Faifer 2h 49m 34:35 – 10) Danila Bradanini 2h 50m 35:50
PEDALEDA 2001
Una straordinaria Maria Canins si è imposta nella Pedaleda di mtb a Livigno. La campionessa italiana ha preceduto al traguardo Veronica Sala (medaglia d’argento) e Marianne Vlasvelo (terza). In campo maschile, affermazione di Marzio Deho, che ha finito il tracciato in 1 ora, 30 minuti e 32”, davanti a Oscar Lazzaroni (1:32’43”,7) e a Dimitri Modesti (1:33’10”,3).
PEDALEDA 1999
Camilla Bertossi e Hubert Pallhuber hanno conquistato la Pedaleda 1999, la gara di mountain bike allestita a Livigno. I due vincitori si sono imposti davanti ad altri campioni e a professionisti della specialità. La Bertossi, prima in 2 ore, 20 minuti e 30 secondi, ha preceduto M. G. Colturi e Marianna Longa. Pallhuber (oro in 1:45’58”) è riuscito a distanziare di un solo secondo Massimo De Bertolis (argento in 1:45’59”) e di 1’37” Martino Fruet (terzo in 1:47’35”). Ottavo, Marzio Deho, che ha chiuso con il tempo di 1:53’06”.
ALBO D'ORO
Classifica femminile / maschile
1999 – Camilla Bertossi / Hubert Pallhuber
2001 – Maria Canins / Marzio Deho
2002 – Alexandra Hober / Marzio Deho
2003 – Camilla Bertossi / Marzio Deho
2004 – Alexandra Hober / Massimo De Bertolis
2005 – Alexandra Hober / Leonardo Paez
2006 – Annabella Stropparo / Dario Acquaroli
2007 – Annabella Stropparo / Johann Pallhuber
2008 – Asa Erlandsson / Jiri Friedl
2009 – Anna Ferrari / Johnny Cattaneo
2010 – Michela Benzoni / Luca Bigazzi
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