CAMPIONATI MONDIALI DI MTB 2005

GUNN-RITA DAHLE E ABSALON CAMPIONI MONDIALI DI CROSS COUNTRY

Niente da fare contro Gunn-Rita Dahle. La norvegese trentaduenne ha conquistato a Livigno il suo terzo titolo mondiale di cross country, il secondo consecutivo, dimostrando di essere nettamente superiore a tutte le avversarie. La Dahle ha distanziato subito la rivale più pericolosa, Marie Helene Premont, che quest’anno l’aveva preceduta a volte in Coppa del Mondo. La Premont, è caduta nel primo giro e si è spenta progressivamente, rimanendo fuori dal podio. Gunn-Rita Dahle ha proseguito la sua gara indisturbata, fino al traguardo. L’attenzione degli appassionati italiani era catalizzata da Paola Pezzo. La campionessa olimpica, partita nelle retrovie, è stata protagonista di un bel recupero nella prima parte di gara, fino ad arrivare alle soglie dell’ingresso nelle prime dieci posizioni. Verso la fine, ha iniziato ad accusare crampi alle gambe ed è giunta 14a, a 10 minuti esatti dalla vincitrice: “Ho dato tutto per il pubblico che mi ha incitato lungo tutto il percorso, da questo punto di vista è stata una gara bellissima. Con questo Mondiale chiudo con la Nazionale e il cross country, continuerò a fare qualche Marathon per il piacere di correre in mountain bike, senza alcuna aspettativa”. Immediatamente alle sue spalle, ad appena 9”, l’altra azzurra Eva Lechner, bloccata da un salto di catena all’inizio del secondo giro quando era dodicesima e in rimonta. Le attesissime prove elite di cross country hanno ribadito i verdetti dello scorso anno. Dopo la vittoria fra le donne della norvegese Dahle, la prova maschile ha incoronato per il secondo anno consecutivo il francese Julien Absalon, vincitore di una gara molto combattuta e resa selettiva dal caldo e dall’altura (superiore a 1.800 metri di quota). Absalon ha inizialmente seguito l’offensiva iniziale dell’azzurro Marco Bui, poi ha reagito all’azione dello svizzero Ralph Naef, finché, nel secondo dei tre giri previsti, si è trovato da solo insieme all’altro favorito, lo svizzero Christoph Sauser, vincitore della Coppa del Mondo. La soluzione della gara si è avuta dopo 1h20’ di gara: in un lungo tratto di single track, Absalon ha progressivamente staccato il rivale, transitando alla campana con 11” di vantaggio che ha poi agevolmente gestito nell’ultima porzione di percorso. Sauser ha chiuso alle sue spalle, distanziato di 18”. Terzo, a 54” lo spagnolo José Hermida, già oro nella staffetta, che ha regolato lo svedese Kessiakoff. L’Italia confidava molto nelle possibilità di Marco Bui, partito molto forte e rimasto per un terzo di gara insieme ai più forti, per poi venire staccato in salita e retrocedere fino al 16° posto, prima di una bella reazione finale che l’ha portato a chiudere in 11a posizione. Gli altri azzurri sono arrivati tutti oltre il trentesimo posto.